(Italiano) SILENZIO

 
LA PAROLA AL SILENZIO
 
Il silenzio, se lo si sa usare, ha un suono soave ed un significato denso di valori.
Mi viene in mente l’idea dei silenzi della meditazione, che altro non sono se non parole senza rumore, oppure il frastuono del silenzio della solitudine.
Il valore del silenzio nasce dalla capacità di comprendere: è proprio lì che la parola si genera e prende suono e significato.
Spegnere il cellulare, scollegarsi dal computer, dal bisogno di raccontarsi, dal bisogno di rumore e finalmente individuare dove siamo, ricollocare la nostra fisicità in uno spazio e un luogo.
Scollegarsi e saper ascoltare il silenzio ci induce anche ad una più lucida comprensione dei fatti e delle cose. Con il silenzio si offre attenzione agli altri e a sé, si generano distanze o intimità tra gli individui; con il silenzio si esalta la comunicazione più pura, ossia la parola del corpo, quella che per sua natura non sa mai mentire.
 
Il silenzio annulla le inutilità, scopre le incongruenze, smaschera le finte attenzioni, perché il silenzio non lo si può ascoltare nella sua vera essenza con le orecchie: si può solo percepire con il cuore e il rispetto.
 

“Presta a tutti il tuo orecchio, a pochi la tua voce.”
William Shakespeare

 

“… bastava una sola, semplice cosa: il silenzio, il non parlare portava molto più tempo per pensare. Pensare portava più tempo ad ascoltare.”
R. Battaglia, “Un cuore pulito”

 

“La strada per la grandezza passa attraverso il silenzio”
Nietzsche

 

Tutti noi siamo capaci di usare il silenzio in tutte le sue peculiarità.